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mercoledì 28 maggio 2008

Ho Aperto un blog..

Cari Togons letargici e ritardati,
volevo informarvi che c'è:

http://ilmagodiquoz.ilcannocchiale.it/

tanto lo so che a voi non ve ne frega una emerita cippa.
Perciò lo scrivo qui e adesso perchè:

a) sennò nessun altro scrive un'emerita cippa su questo blog
b) così almeno colgo l'occasione di ricordarvi quanto siete delle cippe.. (se mai ce ne fosse bisogno)
c) che cos'è una cippa?

blah... ma che vi parlo a fare...

mercoledì 21 maggio 2008

PENSIERINI DI PRIMAVERA..

Ancora non riesco a farmene una ragione. Le elezioni sono trascorse ormai da un pò, ed il vento è cambiato: naturalmente tutto sta andando a gonfie vele. "Tutto per bene". Lo si può notare ormai ovunque, dalle faccette che sono ricomparse gaudenti come non mai, sbocciate puntuali come rondini nere su campo azzurro. A reti unificate.
Tuttavia, incalzato dalle recenti boccate d'ossigeno iberiche - ormai l'opposizione parlamentare la deve fare il PSE spagnolo... - mi chiedo: ma non c'è una specie di ritorno elettorale tipo Coppa UEFA, in cui noi miseri italiani si possa votare Zapatero??





Perciò, approposito di Coppa, come non congratularsi con il Milan per il trionfale ingresso in Uefa: miei cari amici rossoneri, ogni tanto bisogna anche giocarle le partite, non sono mica tutti "premurosi" come i Cugini interisti che te le porgono su un piatto d'argento...





Ah già l'Inter dell'Amareggiato, quell'Inter che non ha schierato i suoi uomini migliori contro il Milan perchè, a detta dello stratega Mancini, "erano diffidati e la domenica successiva ci sarebbe stato il Siena.." (Sic!). TEMIBBILE! Già, perchè vincere con 2 settimane d'anticipo il campionato e far fuori il Milan dalla Champions pareva brutto per un cuore nerazzurro. E infatti s'è visto che domeniche da cardiopalma! Soprattutto Palma. Tuttavia l'Amareggiato ha avuto modo anche nella vittoria di confermarsi tale: sono tutti contro di lui, poverino.
Magari prima di combinare le partite, si assicuri di aver combinato prima anche lo Scudetto. Ecco, questo, Moggi non lo avrebbe mai fatto... possibile che qui non s'impari mai nulla??


Perciò attenzione, che certe ingenuità alle volte si pagano.

Ah già ma siamo in Italia, il Paese delle opportunità.
E che Opportunità!! Pari almeno a 2: slinguazzare la Destra o la Sinistra. **


E con 2 opportunità così, come si fa a non farle amministrare da una come Lei?


Comunque ringraziate che sono io e non una moltitudine.
Salutiamo Ermete, Walter, Piero e Paolo: buon letargo a tutti! Ci risentiamo fra 5 anni (forse) quando ritornerete a mendicare altri voti:
sarà più facile che un ago grosso come un cammello vi entri nel culo, che voi in Parlamento...





**(naturalmente, chi di dovere, per non "rompere il clima di dialogo", lecca un pò qui e un pò là, con fremiti orgiastici, dove piglio piglio! - più che par condicio, porn condicio..)

lunedì 5 maggio 2008

Benvenuta Isabel!!!


Alle ore 17.58 di oggi 5 maggio 2008, 4.2 kili, 53 centimetri:

ecco la prima nipotina Togon!!

Congratulazioni alla mamma (ed anche un pò al papà..)

domenica 4 maggio 2008

La partenza

Finalmente giunto nella tanto agognata camera da letto, Fanta rimase colpito dalla sfarzosità che la stanza emanava in ogni suo angolo. Tutto era curato fin nei minimi particolari: gli antichi mobili restaurati, i rinomati tessuti che componevano gli arredamenti, gli oggetti pregiati che provenivano da ogni parte del mondo. Il giovane pensò subito che il conte aveva organizzato le cose in grande, chissà come doveva essere il resto della nave...
Ora la prima cosa da fare era avvisare lo zio del suo arrivo, il quale era a bordo già dal primo
pomeriggio.

Bhra Di Po' si trovava nella sala da gioco principale, quando ricevette la telefonata del nipote.
Cercò di congedarlo frettolosamente concordando un appuntamento a cena, poiché era nel bel mezzo di una partita di poker e non voleva essere disturbato.Il poeta nutriva una profonda passione per il gioco d'azzardo. La sorte avversa e l'eccessivo piacere per il rischio, che spesso gli inebriava la ragione, lo avevano portato in passato a vivere spiacevoli situazioni. Col tempo aveva imparato a controllare la feroce sete del gioco, a discapito dell'immensa fortuna accumulata dai diritti delle sue celebri pubblicazioni. Ridotto a marchettare opere commissionate dagli editori per soddisfare i propri vizi ed assicurarsi l'agiato stile di vita divenuto oramai irrinunciabile, ostentava più di quello che realmente possedeva per mantenere un minimo di parvenza, peculiarità essenziale per poter essere accettato in quel mondo dorato.

Al sol
ito, quella sera la dea bendata aveva deciso di baciare qualcun altro: un chiassoso damerino che stava giocando alla roulette francese. Brha Di Po' lo osservava infastidito, con sguardo carico d'invidia. Si trattava niente meno che del brillante matematico svizzero Arnaud Matiz, tipo eccentrico, poco incline a curare i rapporti sociali ed ad ogni qualsidica forma di galateo. Era stato invitato al Galà per la smisurata fama derivata dalla pubblicazione delle sue ricerche, grazie alle quali aveva ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali e grande visibilità anche aldifuori dell'ambito puramente scientifico.
Arnaud aveva accettato con tiepido entusiasmo l'invito all' inaugurazione del Pektrotanic, per lui rappresentava solamente una seccatura. Fu allora, che per non annoiarsi
durante il viaggio e per risarcirsi del prezioso tempo inultimente perso, ideò un sistema di vincita alla roulette. Quest'ultimo, manco a dirlo, si rilevò ottimo: le sue continue vincite stavano alleggerendo in modo considerevole le casse del casinò.
Brha Di Po' con le scatole piene e le tasche vuote, decise di andare a bere qualcosa al bar situato nell'adiacente salone principale.Vicino al bar, c'era uno dei tanti accessi di servizio alle cucine. La cucina era in piena attività e si poteva perfino respirare nell' aria l'agitazione dello chef. Le sue lamentele, non molto pacate, ribom
bavano per tutta la cambusa. Le sue invettive erano principalmente indirizzate verso i suoi diretti aiutanti, cui andava biasimando scarsa qualificazione e serietà. Le particolari circostanze del momento lo davano inviperito nei confronti del responsabile del magazzino scorte: erano stati avvistati già da un paio di giorni dei topi che ancora giravano indisturbati arrecando numerosi danni. Nelle loro scorribande, gli iniqui roditori avevano già deturpato un paio di prosciutti e uno speck. Lo chef Valentino Scoglio, conosciuto nell' ambiente come "il professore" per la maestria con cui preparava i suoi piatti, era italiano. Le italiche genti, si sa, sono in genere di natura mansueta, legate ai valori della famiglia e poco amanti delle tribolazioni in genere. Questo finché non si toccano le due o tre cose alle quali sono particolarmente sensibili, in quel caso diventano sanguigne e la loro latinità ha il sopravvento sulla ragione. Il cibo è una di queste.

In quel momento si poté udire un fortissimo boato: i marinai avevano tolto gli ormeggi e la nave si apprestava a salpare. Sul ponte ammassati diversi passeggeri salutavano i famigliari o amici che li avevano accompagnati al porto. L'enorme frastuono e le urla concitate avevano distolto, per qualche istante, lo chef dai nefasti pensieri che lo avevano tormentato durante tutto il giorno.
Era già da
lla tarda mattinata, infatti, che "il professore" le cantava all'ospite speciale, considerato da tutti il fiore all'occhiello dell'intera serata, un famoso pianista inglese. Costui si era permesso di mettere voce sulle scelte per il menù servito durante il suo spettacolo: un rospo tremendamente amaro che lo chef dovette ingoiare per non rischiare di far saltare la cerimonia della prima sera di viaggio.
Chistopher Breezer era arcinoto per il suo innato talento musicale e la genialità dei suoi brani, ma non meno per il suo carattere estroso, bizzoso e naturalmente, capriccioso. Era la classica prima donna: pretendeva d'essere sempre accontentato in ogni sua richiesta e tutto gli era insindacabilmente concesso.

In sala Brha Di Pò sorseggiava svogliatamente il suo drink. L'occhio gli cadeva sul personale di servizio che stava f
inendo di allestire il palco per la serata, seguendo le direttive imposte dal maestro Breezer, quando improvvisamente s'accese l'interfono generale. Dopo qualche istante di silenzio, la voce roca del capitano catturò l'attenzione non solo dei passeggeri, ma anche dell'intero equipaggio. Era chiaro non trattarsi del classico benvenuto a bordo o del solito auspicio di buon viaggio.

L' Araldo di Via Castellana....................

..............e l'Almanacco di Padre Polonio