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venerdì 27 giugno 2008

Aldo, quante pacche!!

E' giunta voce che il nostro carissimo Aldo, quell'extracomunitario sudamericano che tutti voi sfortunatamente conoscete, dovrebbe portare a termine il suo CICLO universitario tra il 14-18 del mese di luglio.
Poco altro è dato a sapere, (sai che novità) ma credo che abbia lavorato, con ottimo profitto, su un progetto di dimensionamento per carretti adibiti al trasporto mulattiero andino (VEDI FOTO A DESTRA).
Aspettiamo ulteriori informazioni sull'evento....
Una sola cosa è certa: la massiccia quantità di pacche e lividi vari che avanzi da tutti noi. Io, fossi in te, firmerei una bella assicurazione! Innoresaaa

giovedì 19 giugno 2008

La battaglia di Klagenfurt

In questi giorni la febbre degli europei di calcio ha raggiunto ovunque soglie elevatissime nel vecchio continente, una forma patologica che ha colpito anche questo blog ed il sottoscritto. L'occasione di far parte di questa enorme celebrazione a pochi km da casa si presenta forte e un calendario che presenta un Croazia-Polonia a Klagenfurt rinvigorisce anche un flemmatico Bradipo. Aaah la Polonia! Per me quasi una seconda casa.
Ed è così che lunedì parto alla volta della Carinzia assieme a due amici, per quella che sarà l'ultima partita dell'europeo che si giocherà qui. Il carozzone nelle prossime fasi andrà a trasferirsi a Basilea e Vienna, quindi questa è l'ultima opportunità per vedersi una partita senza macinare troppi chilometri.
Giungiamo a Klagenfurt alle 20, per le strade casino ma non troppo per essere l'europeo. Riusciamo a parcheggiare vicino all'università: secondo le indicazioni di un zelante poliziotto locale per raggiungere lo stadio solo 2 km a piedi. Nel sistema metrico decimale degli austriaci.
Prima di incamminarci verso la bolgia ha luogo l'investitura: indossiamo vecchie maglie della nazionale polacca e i copricapi biancorossi marchiati POLSKA stile vichingo, cimeli delle passate campagne in terra polacca.
Durante il LUNGO percorso che ci condurrà allo stadio incontriamo vari tifosi austriaci che speranzosi di vincere contro i cugini teutonici, inneggiano dei cori creando la classica atmosfera della festa della birra. Gli austriaci, infatti, hanno vari tendoni dove trasmettono la partita dell'Austria e (guarda caso) uno di questi è dislocato proprio vicino alla zona dove abbiamo parcheggiato.
Nei cartelli che si presentano lungo la strada le parole lasciano posto alle sigle numeriche: lo stadio è 5, i parcheggi bk4P1, per i cessi WC3bl2.
21432asd 2232 qw244fj3, quindi.
Dopo aver recitato il rosario più volte, rinnovandolo nelle forme (tirando in ballo anche Pamperada, sicuramente tifoso Krucco, per ulteriori chiarimenti sul nome chiedere a Stelvio), raggiungiamo gli ingressi dello sfavillante Klangenfurt-Worthersee. Da subito noto che i plotoni dei tifosi croati la fanno da padrone: sono ovunque. Credevo che le tifoserie avessero differenti ingressi. Niente di più falso. Ed i tifosi polacchi sono in netta inferiorità numerica rispetto agli slavonici. Le cose si mettono male. Nutriti gruppi di barbarici microcefali tendono ad irriderci, alcuni mimandoci una colossale sconfitta altri scimmiottando che l'europeo lo vinceranno loro. Incuranti rispondiamo con sorrisi smaliziati, il sorriso irridente intriso di quella superiorità di chi in bacheca ce l'ha qualche coppa. Il sorriso dei campioni del mondo.
Nel frattempo i bagarini fanno pressing e fluidificato lungo le fasce cercando di piazzare gli ultimi biglietti visto che la partita è iniziata da un paio di minuti.
Ed è qui che inizia il teatrino. Contrattazione dura, espressioni di sgomento, gesticolazioni convulse, incazzature, sdegno, falsi atteggiamenti rinunciatari. Alla fine riusciamo a spillare 3 biglietti a due bagarini per 40 € l'uno. E' quasi un miracolo, ma visto che la partita è già iniziata e la posta in palio scarsa non c'è da meravigliarsi del crollo dei prezzi.
I posti non sono vicini anzi sono dislocati in zone completamente diverse. Qui ci dividiamo dandoci appuntamento a fine partita ad uno degli ingressi.
Entro con perquisizione leggera (devo dire blanda per il genere di evento), e raggiungo il mio posto: stand blue entrance nord 1 level 1 block A14b row 18 seat 7. Semplice, no?
Quando finalmente raggiungo il mio posto, l'agghiaciante verità: i miei vicini non sono due slicchiere polacche bensì trovo Boris e Dragan. Uno per parte, due angeli custodi. Guardano malissimo il mio copricapo polacco e realizzo che -per stavolta dai, il cappello è meglio se lo metto in tasca..-
Dragan e Boris sono quelli della peggiore specie: grossi, tarchiati, brutti, alito putriscente tipo cane morto, modi di fare da galeotto e sono, naturalmente, straunti. Si dimenano continuamente, si diventono a sfottere gli avversari ad ogni occasione e fanno sfoggio del loro nutritissimo vocabolario di bestemmie e parolacce (quelle che conoscevo le ho sentite tutte). Per fortuna non tendono ad interagire col sottoscitto, ma mi tengono d'occhio, sembrano aspettare un pretesto per rompere i coglioni.
Purtoppo quel pretesto non arriverà mai: la partita è bruttina, la Polonia è fiacca e alla fine cade sotto i colpi degli avversari. Lo stadio è una figata: oltre ad essere tutto nuovo di zecca e strapulito offre un'atmosfera unica e suggestiva, sembra di essere parte di un corpo gigantesco multicolorato che si muove continuamente. Credetemi che le strutture dello stadio sembrano vive.
Pian piano riesco ad abituarmi agli angeli custodi e mi accorgo che nelle vicinanze ci sono anche alcuni compagni polacchi (con relativa ciccia) anche loro ben messi, quindi mi rassenero. Fininirebbe con un X. Inoltre ci sono steward e poliziotti ogni 10 metri quindi è improbabile che succeda qualcosa anche se i tifosi sono mischiati tra loro.
La partita si fa sempre più sonnolenta quindi la mia attenzione passa su altri particolari: la maschera di Beenhakker, il passo dell'oca di Bilic, il video wall dove ogni tanto passano alcune immagini di Austria-Germania. Il goal croato mi riporta all'inferno: i croati iniziano a dare il peggio di sè e non solo quelli nelle mie vicinanze. Un animale riesce a devastare una poltroncina dello stadio e gli appicca fuoco per poi gettarla in direzione del campo. Veramente un genio. E meno male che si erano già qualificati.
Una sempre più arrendevole Polonia diventa addirittura rinunciataria alla notizia del vantaggio tedesco. A partita finita le orde slave invadono le baracche attorno allo stadio e noi si decide che è meglio tagliare la corda verso lidi più tranquilli. Raggiungiamo il tendone degli austriaci visto in precedenza, pensando di trovare un ambiente depresso vista l'eliminazione. Invece è super baldoria stile Erasmus vecchi tempi: gente strafestante, tutti ballano ovunque con chiunque, ragazze che rotolano per terra da quanto sono ubriache. Gli austrici hanno metabolizzato istantaneamente l'eliminazione e festeggiano con croati,tedeschi e polacchi. Robe che in Italia te le sogni. Coinvolti dai fiumi di birra e dalle danze diamo commiato a tarda ora per far ritorno nella triste patria natia: adesso tocca a noi fare il miracolo.

Alè Bisteccone andiamo ad arrostire i galletti, alla faccia di quel gufo di Bartoletti.

lunedì 16 giugno 2008

Se alle porte di Vienna ci fosse stato Gianni...

La partita volgeva al suo triste epilogo, mamma li Turchi stavano andando a casa, come secoli fa, ancora una volta fermati alle porte dell’Europa che conta. La partita scorreva ormai su binari prestabiliti e fra una birra e una Annalisa che ricorda lo sbarco dei Turchi a Marano Lagunare, stavamo per andare a letto. Quando dal nulla la voce del profeta Cerqueti: “L’allenatore della Repubblica Ceca, Bruckner, saluterà la squadra alla fine di questi europei, quindi questi sono i suoi ultimi minuti sulla panchina della Cechia”. Imbarazzo di Collovati (che finalmente sta zitto), e il nostro neocorvo si corregge dopo qualche minuto di silenzio “Si, intendevo per questa partita”. Sappiamo tutti come è finita, la macumba è inesorabilmente calata su Bruckner , Check e la Repubblica Ceca tutta. Grazie Gianni, all’est qualcuno ti ama.

venerdì 13 giugno 2008

..per chi suona il campanile...


...o da quale campana, o pulpito, fai tu.
Grazie della lectio moralis et acconciaturis.
Chissà che i rintocchi prima o poi non raggiungano chi di dovere...
(sempre che chi di dovere non sia in altre faccende affacendato...)


Un ammiratore dei Suoi successi sportivi e ludici.

Gli sconvolti del fantaeuropeo

Era un periodo di magra in casa Togon, in mezzo a vite di teste ormai messe apposto (se non si considerano le acconciature del magodiquoz) ecco che ti arriva il fantaeuropeo. I primi rintocchi a morto delle suddette teste li comincio a sentire una mattina, mentre mi appresto a dirigermi al lavoro, un sms, chi mai sarà? Il Neo padre che non mi scrive niente (è una licenza per rendere il phatos della storia) di Isabel ma mi scrive per dirmi che ha Villa... Villa? Intenderà mica il giocatore della Spagna? No dai, non è possibile in piena notte che pensi a Villa... Arrivo al lavoro e ormai sono un maestro nel trovare il blog dei togon tramite gooogle e la magica chiave "casa togon". Il blog è da mesi ormai come una di quelle scenografie del far-west in cui c'è il deserto, il vento e quei rotoli di cespugli che non so come si chiamino... e la coppiadi avvoltoi gracchianti.
E invece scopro che c'è vita, c'è efervescenza intellettuale, addirittura faccio una battuta sui gruppi al molle e lui mi risponde stizzito... se gli avessi dato un pugno in faccia magari non se ne sarebbe manco accorto. Per non menzionare il ritorno di due grandi classici, la prefica Piovesana a piangere il morto per quei 2 euro che mi dovrà dare, e i lunghi silenzi alla Celentano, carichi di stizza del mago di Quoz. Non regge lo smacco, egli che fà sempre il fine commentatore di ogni partita... scoprire di non capirne niente lo ha lasciato senza parole. Sei la nostra Morace, solo con meno baffi. Mi piacerebbe parlare delle fantainvenzioni di Stephane e Willy, ma il primo si sfonda, come già detto, mentre il secondo sfonda le sue extracomunitarie. Loro non hanno tempo, son ragazzi. Annalisa fa da contorno alla manifestazione (forse anche da primo e secondo), segue svogliatamente gli eventi salvo poi stupirsi che le sue squadre chiudono tutti i gruppi, carramba che sorpresa.Per ultimo lascio me stesso, mi scopro a pensare che se non avessi dato fiducia all'Italia, se avessi messo Lehmann in porta (... Lehmann...) avrei qualche punto in più... se non avessi messo Materazzi... insomma se io se lei. Ma il punto più basso ieri sera... Mastico amaro perchè il mio squadrone (...) ha incassato due gol... ma all'improvviso un raggio di sole... gol della Germania e il mister scatta come al gol di Grosso in finale... Podolskiiiiiiiiiiiiiiii... Annalisa + Tilio: 0_0 + 0_0.

domenica 8 giugno 2008

At last more breathing room for the empire

Eccomi, lo so che è passato un sacco di tempo, ma ho dovuto riavviare i motori della petroliera e non è stato facile con quello che costa il gasolio in questo periodo. So che tutti fremete dalla voglia di sapere novità sul gossip, quello caldo dell’estate, le nozze del mister, ma per questo primo post prendo ispirazione dal nuovo Blog del Quoz, la politica.

Leggendolo mi sono accorto che io non percepisco le cose come lui, io non sono depresso per il nuovo governo, no ho la rabbia dentro, non ho la voglia di spaccare tutto o di mettere timidamente fuori uno striscione, anche perché nel posto dove vivo chi lo leggerebbe? Io non sento niente, nel vero senso della parola. Non vedo facce sorridenti, non sento che va tutto bene, non urlo arrabbiato, io non posso fare niente, sento solo un silenzio assordante.

Dove sono i rifiuti di Napoli, gli stupri a Roma, i disoccupati, l’economia che non va? Sono spariti dalla televisione, da internet dalle radio... è tutto risolto?

L’ultima cosa che ricordo è la conferenza dopo la riunione di Napoli, tutto sembrava andare bene, mi ero quasi convinto che forse questa volta non l’avremmo presa nel solito posto.

Ma poi cosa succede? Dentro quelli che entrano in Italia clandestinamente, al rogo quei pezzenti! Uno si dovrebbe chiedere cosa vengono a fare in un paese come il nostro... sarà magari perché dove vivono se gli va bene mangiano una volta al giorno, mentre se gli va male gli staccano la testa con un machete.

Oh qua abbiamo problemi eh... le ricariche del telefonino costano, i ristoranti costano, noi non abbiamo intenzione di mantenere questa gentaglia solo perché da 500 anni li deprediamo!

Ma cosa fanno la gran parte di questi pericolosi criminali quando vengono in Italia? Quali lavori di prestigio rubano ai MIG (Man in Green)... raccolgono pomodori, puliscono sederi di vecchi, si spaccano la schiena nella concerie. Fanno i lavori più schifosi... quelli che non vogliamo fare ma che qualcuno deve fare per noi.

Via il ricongiungimento familiare, va bene che ti permettiamo di vivere da servo della gleba in Italia, ma siamo così buoni da non costringere anche la tua famiglia a sopportarlo. E se ti mancano gli affetti, il sesso e la compagnia, non ti preoccupare, la domenica pomeriggio (che è l’unico giorno di riposo per voi nuovi schiavi) puoi scegliere fra buona domenica e domenica in.

Ma a noi gli immigrati servono, perché è più facile dare la colpa a loro se siamo nella cacca fino al collo... non vorremo mica darla a noi sta colpa? A chi dopo 50 e passa anni di Repubblica vota ancora per le stesse facce e peggio sono meglio è... Come dice un giornale di Los Angeles, avere la fedina penale sporca è un requisito fondamentale per entrare nel parlamento della Repubblica Italiana.

Se ce l’abbiamo tanto con gli stranieri, uno pensa che quelli che commettono reati veri stiano in prigione... ma no, le leggi sono fatte per far uscire gli amici degli amici e quindi quello ubriaco che ammazza le persone per la strada lo mandiamo al residence, gli stupratori fuori perché le leggi sono tanto complicate che nemmeno i giudici riescono a fare tutte le formalità necessarie. Quelle belle formalità che permettono di mandare tutti i processi a puttane. Perché non è importante di cosa sei accusato, ma la forma e i tempi in cui il mastodonte della giustizia te ne chiede conto.

Ma ora ci sono le pene draconiane per le intercettazioni telefoniche abusive! Bene giusto! Ma tutto il resto? I reati finanziari? Com’è che rischio di prendere 5 milioni di euro di multa e 3 anni di galera se scarico da Emule mentre se falsifico il bilancio di una multinazionale mi mandano in parlamento?

Però una cosa positiva c’è, quella gnocca della Carfagna che ci permette di avere almeno il record del ministro più bello del mondo. Si agita sensuale sussurrando dolci parole al popolo italiano. Ho solo un problema... se solo potessi vederla e sentirla... se solo potessi parlarle...

L’ALLEGRA COMBRICCOLA #1


Sono partiti gli Europei Austrosvizzeri, e con essi s’è messo in moto lo sferragliante carrozzone di RaiSport. Puntuale, è arrivato il primo caso umano.

Sandro Mazzola, già figlio di suo padre e gloria italiota, versa in condizioni disperate già dopo la prima giornata di eurocoppa: con i miei occhi l’ho visto spegnersi commento dopo commento, rubrica dopo rubrica; ma entriamo nel dettaglio.

Ore 9.00Euro Mattina - RaiSport più (conduttore Mario Mattioli): un vetusto ma pimpante Mazzola ci introduce alla giornata inaugurale, con un paio di facili pronostici ed un ampio sorriso sotto il baffo canuto.

Ore 14.00Dribbling Europei - Rai2 (Paola Ferrari): il mortifero Bartoletti, re dell’aforisma gutturale, non manca di interpellare un Mazzola in evidente astinenza da pennichella post mensa Rai riguardo le partite di giornata e l’eventuale esclusione di Materazzi; le occhiaie di Sandrino si fanno più marcate, l’eloquio lievemente strascicato.

Ore 17.10La partita in diretta – Rai1 (Franco Lauro): a una prima occhiata Mazzola sembra in ripresa, ma è solo un’impressione. Ben presto, travolto dell’esagitato Lauro, Sandro si rannicchia nella poltroncina, balbettando timidamente l’ennesima opinione sul cammino europeo di Svizzera e Portogallo; al termine del primo tempo della partita, incartapecorito, riesce ad esalare la sua opinione riguardo la prestazione di Ujfalusi. Uno stralunato Lauro lo mitraglia di banali domande anche al termine dell’incontro.

Ore 20.00 – Euro sera – Rai3 (Franco Lauro): sordi ad ogni sentimento di rispetto verso gli anziani e di umana pietà, il direttore De Luca e PsycoLauro stringono il mite nonnetto nell’ennesima morsa opinionistica. Mazzola si è fatto più rinsecchito e scavato che mai, è esausto, gli occhi spalancati in una terrificante, drammatica richiesta di compassione che non arriverà. Pur nel deragliamento totale, da buon soldatino riesce in qualche modo ad accompagnare il telespettatore verso Portogallo – Turchia.

Ore 20.45 – Telecronaca 2ª partitaRai1: dallo studio di Vienna, un atterrito Mazzola lascia commentare il primo e il secondo tempo della partita a un Bartoletti dall’occhio brillante, incurante o forse compiaciuto della tragedia umana che si sta consumando a pochi centimetri da lui; a guardar bene Mazzola, viene da chiedersi cos’è che lo tenga ancora in vita, appollaiato sulla seggiola come un vecchio barbagianni, e viene da pensare a tante cose, alla potenza della natura, ai miracoli della medicina e della farmacologia, ai vecchi pellerossa che si ritiravano in un teepee sulla collina per affrontare da soli, con dignità, l’oscura Signora.

Ore 23.10 – Notti Europee – Rai1 (Jacopo Volpi): di fronte al parterre de rois schierato in seconda serata dalla corazzata Rai, diretto da Jacopo Ricky Memphis di Saxa Rubra, Mazzola concede solo un cammeo, ma sono momenti di vero dramma. Antico, smunto, ossuto, gli occhi fuori dalle orbite, sembra incarnare in sé la fatica e la sofferenza di generazioni di sconosciuti antepassati. Esausto, moribondo eppure ancor docile, sopporta l’inumano accanimento con la mansuetudine di un vecchio ronzino, ligio al dovere, spaventosamente pacato.

È la fine della prima giornata del campionato Europeo: gliene mancano altre ventidue.

giovedì 5 giugno 2008

Gossip

Cari amici,
dopo tanto tempo torno a scrivere due righe, più che altro per il rispetto che porto verso Quoz. Infatti è noto a tutti (alme
no a quelli che vengono a leggere il blog ogni tanto) che il Bizzoso ha messo su un bel blog politico ove quasi quotidianamente tira palate di merda ad un sistema politico sempre meno degno di chiamarsi in questo modo. A ragion veduta. Comunque consiglio a tutti di darci un'occhiata che non fa mai male.

Non continuate a nutrirvi delle tette della Arcuri, delle colonie di Catan, delle vicende di quel fallito di Moratti (con i soldi spesi per l'inter negli ultimi 10 anni avrebbe potuto sfamare 2 o 3 stati africani) o delle ultime dichiarazioni di Carla Bruni che critica costantemente l'Italia in tutto per continuare a farsi mantenere da quell'altro mangiarane transalpino. Come se quello fosse il paradiso terrestre.

Tra le varie novità, o presunte tali, che circolano in questi giorni mi è giunto all'orecchio un gossip che lascia poco all'immaginazione: il mister avrebbe deciso di convolare a nozze.
Non so se sia vero, ma visto che questo blog è stato creato principalmente per essere luogo di comunicazione del popolo togon, pregherei il triste soggetto in questione di darci in prim
a persona la conferma di questa, oramai insistente, voce di corridoio.

La notizia, se confermata, avrebbe dell'incredibile. Mi spiego meglio: eclatante non sarebbe il fatto
di aver preso la decisione di sposarsi bensì di aver dato al mondo, che lo credeva oramai in stato vegetativo, un segnale di vita. Forse non lo abbiamo perso. I tempi in cui Ronaldo faceva le "veroniche" con i sacchi dell'immondizia applaudito dai poliziotti udinesi se ne saranno anche andati, ma vederlo colpito dalla sindrome di Catan dava un forte senso di sconforto a tutti quelli che avevano avuto il piacere/dispiacere di incontrato un tempo, quando ancora era in possesso delle sue facoltà intelettive. Speriamo sia l'inizio della fine del tunnel. Vecchia petroliera noi vogliamo crederci. Se sei ancora vivo batti un colpo.

L' Araldo di Via Castellana....................

..............e l'Almanacco di Padre Polonio